Entriamo insieme ai nostri bimbi nella storia che stiamo vivendo
CONSIDERAZIONI:
- I bambini ricorderanno che insieme abbiamo fatto qualcosa –> enfatizza la logica dell’essere non del fare. Il focus non è l’atto che si fa ma il processo con cui lo si fa.
- Facciamo ordine tra i bisogni dei bambini, conciliandoli con le esigenze degli adulti –> cerchiamo di capire quali sono i reali bisogni e cerchiamo di organizzare bene il tempo e gli impegni, cosa fare e come poterlo fare. (IMPORTANTE: non è una lista della spesa!)
- Ricordare che il tempo con i bambini deve alternare vicinanza e autonomia –> troviamo momenti esclusivi per loro (l’attenzione esclusiva limita i capricci).
- Decidiamo insieme a loro come condurre la giornata –> rendiamoli parte attiva, per esempio organizzando una riunione serale in cui si pianifica e dove si fa il punto della situazione. Questo li responsabilizza (l’improvvisazione in questa situazione genera insicurezza).
- Diamo centralità alle emozioni –> l’autorevolezza dei genitori passa attraverso l’ascolto dei bambini e delle loro emozioni. Trasmettiamo la serenità di un futuro che riavremo e accettiamo che i nostri bambini si sentano delusi. È normale, il bambino è deluso perché vede l’immediatezza degli eventi e ci mette più tempo per rielaborarli.
- Abbassiamo le aspettative per essere un pochino più sereni. Ricordiamo che gli apprendimenti non sono atti meccanici, bensì questioni affettive –> non perdiamo il senso delle cose e l’importanza della relazione.
- Dobbiamo trovare il modo giusto per essere sinceri –> aiutiamoli ad avere una dimensione giusta. Noi genitori siamo i filtri della realtà che stiamo vivendo e i bambini assorbono le nostre preoccupazioni e inquietudini.
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- Abbiniamo la creatività ai sentimenti, per esempio usando il linguaggio delle metafore –> aiutiamoli a trasformare i sentimenti in immagini. Non chiediamo al nostro bambino cosa stai provando o cosa stai sentendo, piuttosto chiediamoli cosa gli viene in mente e chiediamogli di disegnarlo, di colorarlo o di creare brevi farsi o piccoli racconti che lo descrivano. In questo modo il bambino percepisce anche che i genitori gli sono vicino.
- Aiutiamo i bambini a pensare agli altri, ricordandoci che la socializzazione e le relazioni sociali sono un bisogno fondamentale –> per esempio possiamo fargli condividere i disegni, le frasi o i racconti creati con i loro amichetti o con i nonni, zii, parenti utilizzando le tecnologie che abbiamo a disposizione. Se già grandini possiamo chiedergli di scrivere una letterina da inviare. Chiediamogli cosa staranno facendo i suoi amici, nonni, zii? Facciamoli socializzare con i mezzi che abbiamo: tante cose si costruiscono nell’assenza.
- Dedichiamo un po’ di spazio ai racconti di storie che ci appartengono –> i bambini odierni molto spesso non sanno la nostra storia o quella dei loro nonni. Attraverso fotografie e racconti possiamo raccontargli qualche aneddoto della nostra vita o fargli raccontare dai nonni qualcosa di loro per esempio quando erano giovani.
- Non scordiamoci del movimento e del gioco. I bambini, soprattutto i più piccoli, hanno bisogno di muoversi –> “facciamo fuoco con la legna che abbiamo”. Creiamo in casa uno spazio, non tutta la casa, dedicato al movimento e prestiamoci a farlo con loro. Per esempio, il tappeto può diventare la nostra palestra e il tavolino lo spazio della creatività o dei compiti. Fa bene anche a noi adulti ricercare la dimensione del bambino che è in noi, scendere al loro livello. In questo modo i bambini percepiscono di essere importanti e noi acquisiamo flessibilità e può essere un canale di scarico, quell’attivazione emozionale che spesso reprimiamo nei nostri schemi da adulto.
- Entriamo nella storia che stiamo vivendo. Questo periodo farà parte della nostra storia. –> Scriviamo un diario insieme a loro sulla nostra esperienza di Covid-19. Per esempio ogni sera possiamo scrivere o disegnare quello che è successo e cosa ci proponiamo per il giorno successivo. Quando tutto sarà finito, rileggerlo lo farà diventare un vero e proprio documento di vita e ci aiuterà a capire meglio i cambiamenti a cui andremo incontro.